La locandina
cast
da un idea di Eraldo Ridi
elaborazione a cura di Kim Amelotti ed Erika Gori
con Kim Amelotti, Sergio Cini, Erika Gori, Tonia Izzo, Loretta Mazzinghi, Manuela Pinna, Orietta Sloth, Mariama Takouit, Adja Yade
e con Michele Pineschi e Selene Sottile
art creator Orietta Sloth
disegno luci Federico Nesti
Non un vero e proprio spettacolo, ma una “installazione espressiva”, quasi un percorso di arte contemporanea fatto di oggetti, colori e attori, di mani e idee in movimento, una performance che ha come obiettivo l’incontro con l’altro attraverso il linguaggio del corpo e si sviluppa attraverso suggestioni visive e momenti di interazione con il pubblico. L’installazione è quindi rivolta a tutti: residenti e migranti, adulti e bambini (a partire da 5 anni), anziani, disabili, ecc., senza alcuna distinzione.
Il lavoro ha come tema-filo conduttore le mani e si origina dalla constatazione che il nostro corpo, pur nelle diversità di genere, colori e tratti somatici, è uguale per tutti gli uomini. Le mani, che sono la parte del corpo più versatile che abbiamo, il mezzo attraverso il quale conosciamo il mondo, lo strumento che ci permette di abitarlo e un tramite importante della comunicazione, hanno un ruolo fondamentale per la nostra vita. Nell’installazione gli attori, usando le proprie mani e il proprio corpo, stimolano curiosità, fantasie, sensazioni, ricordi, emozioni che fanno parte del patrimonio universale degli esseri umani.
L’iniziativa era compresa nel programma di CCCP/Logiche binarie, Cantiere per la cultura contemporanea della Regione Toscana per l’anno 2006, realizzato nell’ambito dei progetti Porto Franco e TraArt, con il contributo della Provincia di Livorno e dei Comuni del Circondario della Val di Cornia e di Portoferraio. Nei primi mesi 2007 l’installazione è stata portata negli altri teatri del circuito Sipario aperto della provincia di Livorno.
Lo spettacolo ha debuttato il 16 dicembre 2006 al Teatro dei Concordi di Campiglia Marittima (LI). L’ingresso agli spettacoli è normalmente gratuito, ma è necessario prenotarsi, in quanto l’accesso è consentito a 15 spettatori per volta.
Nei primi mesi del 2007 l’installazione è stata portata negli altri teatri del circuito Sipario aperto della provincia di Livorno.