Teatro dell’Aglio, VinOperArte
e Compagnia Lirica Livornese presentano
L’acqua cheta
operetta in tre atti di Augusto Novelli su musiche di Giuseppe Pietri
direzione musicale Paolo Filidei
con
Aldo Corsi
Elisabetta Macchia
Chiara Mattioli (soprano)
Alice Salvadori (mezzosoprano)
Claudio Ciampi (tenore)
Franco Bocci
Aldo Puglia
Maurizio Canovaro
Gianluigi Flauret
Nel panorama della piccola lirica italiana, L’Acqua Cheta di Giuseppe Pietri è da considerarsi uno dei migliori prodotti del teatro leggero italiano per la piacevolezza delle musiche e per il brillante testo tratto dall’omonima commedia in vernacolo fiorentino di Augusto Novelli del 1908. Dopo la prima rappresentazione nel 1920 a Roma de «L’acqua cheta», un giornale scrisse, con ragione, che era nata l’operetta italiana. Non più principesse o viveurs, lustrini o champagne, lusso di palazzi o ambasciate, ma la vita delle sartine, degli studenti, delle mamme generose, delle piccole borgate di periferia. Protagonista della svolta è l'elbano Giuseppe Pietri, nato nel 1886, che, a trent’anni, inizia con successo la sua carriera di compositore con «Calendimaggio» per arrivare al suo capolavoro «Addio Giovinezza» nel 1915. L’Acqua Cheta è molto vicina alla commedia musicale, con temi noti al grande pubblico (si ricordi «Com’è bello guidare i cavalli») l’operetta è ambientata nella Firenze degli anni '20 e tratta le vicissitudini di una famiglia borghese con momenti di forte impatto spettacolare e visivo, sui quali spicca la celebre «Rificolona».