cast
regia di Mario Bernardini
con Francesco Caselli, Sergio Cini, Anna Contini, Stefano Maganzi, Francesca Palla, Gianna Pasquali
percussioni Mario Manetti
scenografia Stefano Fontana
costumi Donella Garfagnini
disegno luci Cristian Soldateschi
Composizione drammatica tratta da Edipo Re e Edipo a Colono di Sofocle
Adattamento e regia di Mario Bernardini
Lo spettacolo riunisce e rielabora le due tragedie di
Sofocle, Edipo Re e Edipo a Colono, collegate nel mito dallo svolgersi di un’unica vicenda: le sventure della
stirpe dei Labdacidi. La seconda è conclusiva della vita di Edipo, che nel
sobborgo di Atene trova finalmente pace e sepoltura; la prima mostra il culmine
della sua vicenda umana, quando cioè, attraverso un tortuoso interrogare (e
interrogarsi), finalmente l’eroe scopre le verità nascoste dietro azioni che ha
considerato più o meno significative: l’uccisione di un ignoto viandante è
parricidio e il matrimonio con la regina vedova di Tebe, incesto. L’orrore per
l’accaduto lo ha indotto ad accecarsi e, poiché la città non può tollerare la
violazione del tabù, è andato in esilio, lontano, verso un luogo di pace e
purificazione. Ma la sua fama lo precede e, prima di accoglierlo, i Colonesi lo
interrogano per conoscere quanto delle dicerie che corrono corrisponda a
verità. Edipo dunque non può fare a meno di rievocare i terribili accadimenti.
Ma proprio attraverso il racconto e la memoria, potrà scendere purificato
all’Ade.
L'Edipo Re è stato lo spettacolo con cui venticinque anni
fa iniziò la storia del Teatro dell'Aglio. A distanza di cinque lustri
costituisce un omaggio e un azzardo recuperare quel primo lavoro: per
conoscersi e ri-conoscersi, per cogliere l’inevitabile mutamento. Venticinque
anni non passano invano, neanche per un gruppo teatrale: si modificano i corpi
e mutano le idee, le prospettive, le predilezioni. Del gruppo di allora
rimangono in numero esiguo; alcuni hanno scelto altre strade, altri sono
subentrati: innesti di nuove energie e di nuovi interessi. Ma dietro la
quantità di esperienze sgranate negli anni, rimane nel ricordo l’Edipo quale
mito fondante.